Scheletro umano gigante rinvenuto in Egitto

Recentemente è stato rinvenuto in Egitto uno scheletro umano dalle dimensioni incredibili.
Lo scheletro in questione è lungo circa 8 metri e 75 centimetri.
Inoltre in concomitanza a questo ritrovamento, è stato trovato anche un obelisco dalle dimensioni più grandi rispetto alla norma, a circa 500 miglia a sud della città del Cairo.
Secondo moltissimi esperti e scienziati, lo scheletro è probabile che appartenesse ad un Nephilim.
Il Nephilim secondo la tradizione sarebbe una creatura ibrida nata dall’incrocio tra un essere divino (angelo) ed un essere umano (vedi Bibbia, Genesi 6:1-8).
In seguito al ritrovamento non mancano le ipotesi più fantasiose sulla scheletro: dalla manipolazione genetica da parte di civiltà aliene ai presunti rapimenti ad opera degli stessi.
Zecharia Sitchin ed Erich Von Daniken hanno scritto libri sostenendo che i Nephilim siano i nostri antenati e che noi siamo stati creati (con l’ingegneria genetica) da una razza aliena (per i sumeri gli Annunaki, per l’ufologia contemporanea i nordici o gli abitanti di Nibiru).

Come molte fonti web enunciano nei loro articoli, non è corretto dire che è una scoperta singolare, perchè di scoperte simili la nostra storia nè è ricca.
Tutto ha avuto inizio da una normale attività esplorativa nel deserto Indiano, in un luogo chiamato “The Empty Quarter” (Il Settore Vuoto), nel Nord dell’India.
In questa regione sono venuti alla luce i resti di uno scheletro umano di taglia eccezionale (vedi immagine sopra).
La scoperta è stata fatta nel 2004 dal Team National Geographic (Divisione Indiana), con l’appoggio dell’Esercito Indiano, poiché l’area è sotto la giurisdizione dell’Esercito.
Sembra che siano state trovate anche delle tavolette con iscrizioni che affermavano che gli dei Indiani, come il mitologico “Brahma”, avessero generato persone di taglia eccezionale: molto alti, grandi, e assai potenti, in grado di poter abbracciare un grosso tronco di albero e sradicarlo.

Secondo l’iscrizione scoperta, questi uomini giganti furono creati per portare ordine nel mondo, sempre in lotta l’un contro l’altro.
Si crede che anche uno dei figli di Bhima, uno dei fratelli Pandava, potesse portare questi geni.
In seguito, questi semidei (Asura) a cui era stato dato tutto quel potere, si rivoltarono proprio contro gli Dèi e oltre ogni limite trasgredirono la loro supremazia. Di conseguenza, essi furono distrutti dal Dio Shiva. 

La squadra di esplorazione della National Geographic ritiene che questi siano i resti di uno di quegli straordinari esseri.
Il Governo Indiano ha reso sicura l’intera area, e non è permesso a nessuno di entrare, se non al solo personale del National Geograpich Team.
Altri ritrovamenti di esseri “Giganti”
Vi sono innumerevoli testimonianze del passato dove esploratori e studiosi dell’epoca dicono di aver realmente visto resti umani giganti, in seguito riporteremo un’altra testimonianza.
Hernan Cortes, durante la sua conquista del Messico, entrò in possesso di ossa gigantesche, che secondo gli indigeni appartenevano ad una oramai estinta razza di giganti.
Il prode Cortes stesso si incaricò di spedire al Re di Spagna un “femore altro quando un essere umano“.
Una copia di un femore di tale dimensione, trovato nella regione mesopotamica, è conservata nel Mt. Blanco Fossil Museum (USA) e lo potete osservare nella foto sotto.

Ma non solo, possiamo dire che il web è ricco di scoperte simili e di testimonianze di persone che hanno rinvenuto scheletri di creature “giganti”.

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